IL DIARIO DEL RELAIS BELLARIA

Musei da non perdere a Bologna

Bologna, soprannominata “la Dotta” per via della storica università, vanta anche una grande presenza di musei che custodiscono tesori artistici inestimabili. I nostri preferiti, gli “imperdibili” che ti suggeriamo di visitare, sono quelli che ti offriranno una panoramica sull’arte bolognese attraverso i secoli.

Museo Ottocento Bologna

L’ultimo nato in città è il Museo Ottocento Bologna, aperto nel 2023. Con la sua collezione permanente promette di raccontare e dare valore alla pittura bolognese dell’Ottocento, spesso trascurata a favore di altri periodi storici. Al suo interno si possono ammirare le opere di alcuni celebri artisti come Fabio Fabbi, Giovanni Paolo Bedini, Alfredo Protti, Luigi Busi e Mario De Maria. Ben 85 opere d’arte, tra cui dipinti a olio, acquerelli, bozzetti e altri, suddivisi in 12 sezioni.

Il Museo Ottocento Bologna si dedica inoltre alla ricerca, organizzando studi sulle collezioni già acquisite, come l’Archivio Emilio Oliviero Contini e l’Archivio Fabio Fabbi, e offrendo tirocini formativi in collaborazione con l’Università di Bologna. Oltre alla permanente, verranno organizzate anche mostre temporanee, conferenze e giornate di studio.

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna

Il Museo d’Arte Moderna di Bologna è una delle tappe imperdibili per gli amanti dell’arte che si trovano a trascorrere qualche giorno in città. Situato nell’antico edificio che un tempo ospitava un forno per il pane, il MAMbo racconta l’arte italiana dal secondo dopoguerra fino ai giorni nostri. Inoltre, dal 2012 al suo interno accoglie, in maniera temporanea, il Museo Morandi, con oltre 250 opere tra dipinti, acquerelli, disegni e acqueforti.

Tra le opere esposte che si possono ammirare ci sono il celebre dipinto di Guttuso “I Funerali di Togliatti” e altre dei più famosi artisti italiani come Lucio Fontana, Mario Schifano e Mimmo Rotella. Oltre alla raccolta permanente, vengono organizzate interessanti esposizioni dedicate ad artisti italiani e internazionali.

Pinacoteca Nazionale di Bologna e Palazzo Pepoli Campogrande

La Pinacoteca Nazionale di Bologna è stata aperta nel 1808 come galleria d’arte dell’Accademia di Belle Arti. C’è poi la sede distaccata di Palazzo Pepoli Campogrande, a pochi metri dalle due torri. Per visitare entrambe le sedi è sufficiente un solo biglietto.

Se ami l’arte all’interno della Pinacoteca potrai ammirare i capolavori di Vitale da Bologna, Giotto, Parmigianino e Raffaello, oltre ai grandi maestri della pittura bolognese, tra cui i Carracci, Guido Reni, Guercino, Domenichino e Albani. Il nucleo originario venne successivamente ampliato con una straordinaria collezione di quasi mille dipinti, frutto delle confische di chiese e conventi da parte delle truppe napoleoniche a Bologna tra il 1797 e il 1810, e successivamente, dopo le confische del 1866, imposta dal nuovo stato italiano.

Nella sede separata di Palazzo Pepoli Campogrande potrai invece visitare le sale affrescate: il Salone d’onore, decorato con Apoteosi di Ercole di Canuti, la Sala di Felsina, con gli affreschi dei fratelli Rolli, le sale delle Stagioni e dell’Olimpo, in cui Giuseppe Maria Crespi mescola la pittura di genere e decorazioni celebrative, e la Sala di Alessandro, opera di Donato Creti. Al piano nobile invece è ospitata una selezione di dipinti della collezione Zambeccari, una delle più importanti e famose collezioni d’arte di Bologna.

 

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